Prima ancora di diventare venditori di guanti e abbigliamento da portiere, siamo stati e lo siamo ancora, dei portieri. Non abbiamo mai raggiunto livelli, neanche lontanamente vicini a quelli di un vero estremo difensore, ma qualche bella parata riusciamo ancora a farla.
Una cosa però, ci accomuna tutti. I piccoli e i grandi riti che precedono l'evento. Può essere una partita tra amici, il torneo amatoriale, un allenamento o un incontro ufficiale. Con le dovute differenze, tutti questi eventi hanno alcune cose in comune. Ne abbiamo raccolte cinque e ne abbiamo fatto un elenco semiserio che non potrà non strapparvi qualche sorriso.
1. Ricordarsi di dover andare a giocare. Vi sarà capitato almeno una volta (nella vita, non al mese) di dimenticare che più avanti nella giornata era stata organizzata una partita o spostato l'allenamento per motivi oscuri. Niente borsone portato a lavoro o appuntamenti presi che andranno spostati o annullati. Sì, perché alla giocata non si rinuncia.
2. Evitare qualsiasi complicazione lavorativa e sentimentale. Se abbiamo bene a mente cosa ci aspetta in giornata, stare lontano dai problemi è l'unica soluzione. Uno straordinario (non pagato), una complicazione, telefonate per improvvise crisi esistenziali, incidenti stradali, allagamenti o tensioni geopolitiche mondiali? Non ci interessano, perché non possiamo fare tardi al campo.
3. Preparare il borsone. Elemento fondamentale per il vero portiere. Più misterioso della borsa di una donna. Aspetta tu! Sei mica quel tipo di portiere che si presenta tranquillo un minuto prima di giocare, armato solo di un paio di guanti distrutto e la maglia della salute? Ok, salta questo punto e vai a sederti in quell'angolo buio. Dicevamo del borsone, custode di tutti gli indumenti che il vero portiere deve possedere. Quali sono?
- 1. Un paio di guanti da portiere
- 2. Un altro paio di guanti da portiere
- 3. Ancora un paio di guanti da portiere
- 4. La maglia da portiere
- 5. La maglia da portiere imbottita
- 6. Una sottomaglia protettiva
- 7. Una sottomaglia termica
- 8. Il pantalone lungo
- 9. Il pantalone corto
- 10. I pantaloni a 3/4
- 11. I sottopantaloni protettivi
- 12. Un paio di calzettoni
- 13. Un paio vuol dire due. Prendiamone un altro...
- 14. I parastinchi
- 15. Le scarpe (al portiere basta quasi sempre un paio)
- 16. Il nastro per le dita
- 17. Il nastro per i polsi
- 18. I ferma calze
- 19, Lo scaldacollo
- 20. Il cappello
- 21. Un asciugamano
- 22. Flaconi con unguenti magici che promettono di incollare il pallone ai guanti.
- 23. Altro che sto sicuramente dimenticando in questo momento
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E' vero, la lista è sicuramente eccessiva, ma buona parte di queste cose le troviamo veramente nel nostro borsone. Non ho incluso il ricambio, l'accappatoio e tutte quelle altre cose, perché è bellissimo rendersi conto di non averle, quando rientriamo negli spogliatoi sudati e sporchi.
4. I riti preparatori. Ci sono quelli comuni a tutti, dalla sigaretta (non fumate, fa male), al caffè, alla bevanda energetica, alla telefonata, alla sbronza, al tacchinaggio molesto, al bagno, etc. Poi ci sono quelli dei portieri, che vanno dalla scelta dei guanti da usare (se ne avete portati più di un paio), alla loro umidificazione (con solita battuta sulla doccia anticipata) e posizionamento sulla panchina, liberi di bagnare ovunque. Poi si sceglie il resto delle cose da indossare, prestando attenzione a non dimenticare nulla. Perché vi sarà sicuramente capitato di dimenticare il sottopantalone dopo aver indossato anche le scarpe. E in quel momento scatta la forzata consapevolezza che nulla succederà pur non avendoli indossati... certo... nulla...
5. Lo studio degli avversari. Il nano funambolo, l'armadio dotato di tufi, il megalomane lamentoso. Una nutrita schiera di figure abituali o inedite. Queste ultime sono la sorpresa da iniziare a decifrare al primo sguardo. Il modo di vestirsi, arrivare nello spogliatoio, far riscaldamento e salutare gli altri, ci può già dare valide indicazioni sulle capacità che mostrerà sul campo. Meglio sarà vestito e peggio si comporterà. Garantito.
Entranti sul terreno di gioco, finalmente la partita, l'allenamento o il riposino appoggiati al palo potranno avere inizio. E' vero ci sarebbe anche il riscaldamento, ma è una cosa che meriterà un articolo a parte. E insomma, ognuno con le proprie abilità e i propri limiti insuperabili, proverà a dare il massimo. Certi che non sarà l'ultima volta e che la prossima, in quel borsone, ricorderò anche di mettere i soldi per pagare la mia quota.