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Guida dettagliata per acquistare i guanti da portiere

Scegliere un nuovo paio di guanti da portiere è un momento importante, che va affrontato con le idee ben chiare per acquistare il modello più adatto alle proprie reali necessità.

Si pensa che sia facile, andando decisi su quello che si aveva in mente e procedendo per completare l'acquisto.

In realtà, ogni prodotto ha le proprie caratteristiche e può essere facile sbagliare e ritrovarsi un ottimo paio di guanti, ma poco adatto al campo dove si gioca abitualmente o alle proprie esigenze personali.

Un errore in cui si incorre spesso è quello di farsi condizionare al momento della scelta da fattori poco importanti. Un colore, la grafica o il fatto che sia indossato da un certo portiere. Aspetti che hanno la loro importanza, ma che sono secondarie nel momento in cui si devono fare ben altre considerazioni.

Ti consiglio di proseguire attentamente nella lettura. Seguiranno approfondimenti su quelli che riteniamo gli aspetti da considerare realmente nel momento in cui devi comprare dei nuovi guanti.

Terreno di gioco

Iniziamo dalla superficie dove giocherai più spesso. Non tutti hanno la fortuna di potersi tuffare su campi in erba naturale e che siano ben curati anche nell'area piccola. Aggiungiamo anche i sintetici moderni in buone condizioni. Possiamo considerarli entrambi come morbidi, a cui si contrappongono quelli duri.

Per duri intendiamo abitualmente i sintetici di vecchia generazione, quelli di nuova generazione consumati (purtroppo sempre più diffusi) e la terra battuta in tutte le sue diverse espressioni.

Se giochi principalmente su questi ultimi e valuti come fondamentale la durata del lattice, meglio optare per guanti con materiali specifici per questi tipi di terreni. Le mescole sono più dure e compatte e resistono meglio all'abrasione.

Rispetto a qualche anno fa, nuovi lattici hanno sostituito quelli vecchi, ruvidi e facilmente riconoscibili, ormai introvabili e non più prodotti.

Ma cosa hanno in più? Come anticipato, hanno una resistenza all'abrasione superiore alla media. In alcuni casi, senza disdegnare anche un buon grip, soprattutto in condizioni di campo asciutto.

Un confronto con lattici naturali più morbidi? Più resistenza all'abrasione e meno grip (detto molto sinteticamente).

Ecco una lista dei lattici per campi duri. Cliccandoci sopra, verrai rimandato ai guanti attualmente in vendita con quella mescola:

Possiamo usare questi guanti sui campi in erba naturale?

Certamente. Non c'è alcun motivo per il quale non potremmo usarli. Resistenza superiore all'abrasione e minor grip rispetto alle mescole morbide professionali, non rendono affatto questi guanti inutilizzabili.

I lattici Soft economici

Altra domanda che ci viene fatta spesso è se i lattici Soft vadano bene per i campi sintetici. Sono una soluzione economica, buona per tanti portieri amatoriali che non hanno bisogno di guanti professionali.

È assodato che l'usura sarà più veloce rispetto a mescole specifiche e questo accadrà anche se usati su campi in erba naturale.

Errore tipico di valutazione che si fa sul lattice Soft, è che sia più resistente di un lattice professionale: è falso, perché il Soft è una mescola economica con meno grip e meno durata. Se vuoi risparmiare per avere una mescola che duri di più, decisamente meglio andare su una di quelle citate poco sopra.

I lattici naturali (professionali)

Dopo averli nominati, passiamo ai terreni di gioco con superficie morbida. Come già scritto, consideriamo tali, quelli in erba naturale, sintetico di nuova e nuovissima generazione.

In questo caso vanno bene tutti i lattici. L'usura ha un ruolo importante a seconda di quanto determinante la consideriamo. Ci sono portieri che non se ne preoccupano e altri a cui sale la pressione dopo i primi graffi sul palmo.

Ciò che noi ripetiamo sempre è che per un portiere, preoccuparsi dell'usura del guanto è importante, ma non deve condizionarci nel momento in cui siamo in campo. I guanti sono solo uno strumento ed è normale che si rovinino con l'uso.

Facciamo però, sempre attenzione alla zona delle porte, quasi sempre quella più consumata. Un campo in erba, apparentemente in buono stato, può rivelarsi duro e fastidioso proprio nella zona in cui noi andremo a giocare.

Ecco una lista dei migliori lattici per campi morbidi. Cliccandoci sopra, verrai rimandato ai guanti attualmente in vendita con quella mescola:

Questi materiali vengono utilizzati anche dai portieri professionisti. Non ci sono lattici speciali che usano solamente loro. Niente segreti o cose non accessibili a chiunque.

Molti dei guanti in vendita, sono gli stessi che indossano loro. Certo, ci sono coloro che hanno la possibilità di usare versioni personalizzate, ma parliamo di una percentuale marginale, tra sponsorizzati e pagati.

La presa è buona o eccellente in condizioni asciutte e adeguata quando il campo è umido o bagnato (esistono anche guanti per la pioggia, che vedremo dopo). Va comunque tenuto in considerazione che con la pioggia, la presa diventa più complicata ed è consigliabile respingere per non cadere in grossolani errori.

Il palmo è solitamente liscio, ma ci sono guanti con il palmo sagomato. Consiste nel ricreare una o più linee della nostra mano, simulando il modo in cui la nostra pelle si piega con il movimento.

Tale lavorazione, punta ad agevolare la mobilità della mano e il contatto con il pallone in fase di presa. Per quanto ci riguarda, lo consideriamo soprattutto una caratteristica estetica, incidendo poco nella reale capacità del guanto di migliorare le proprie prestazioni.

Ma quanto durano veramente i guanti da portiere? 

È tra le domande che ci viene fatta più spesso quando veniamo contattati prima dell'acquisto. I fattori da considerare sono diversi e lo stesso modello potrebbe durare due mesi a un portiere e un anno a un altro. Se il palmo dovesse iniziare a rovinarsi velocemente, potrebbero esserci diversi fattori da considerare, come il terreno troppo duro o il lattice tenuto asciutto e secco. Prosegui la lettura o scorri verso il basso per leggere un approfondimento specifico.

Ricorda sempre, che usura rapida o meno, i guanti da portiere sono fatti per consumarsi ed è assolutamente normale che accada. E' un accessorio soggetto a inevitabile usura dovuta alle continue sollecitazioni dovute al contatto con il pallone e il terreno.

Condizioni meteorologiche

Abbiamo accennato prima a guanti specifici da usare quando piove. Rispetto a qualche anno fa, le mescole migliori riescono a garantire efficienza anche in situazioni bagnate. Questo lo possiamo notare anche con i portieri professionisti, che ormai non usano quasi mai modelli esclusivamente da bagnato.

La cosa naturalmente cambia con mescole meno adatte.

Esistono modelli realizzati con tessuti idrorepellenti e che aiutano a mantenere la mano più asciutta e al guanto di non appesantirsi eccessivamente.

Le mescole specifiche da bagnato riescono ad assorbire meglio l'acqua e avvantaggiarsene, rendendo più adesivo il composto con cui sono realizzate. Questo, sino a qualche anno fa, le rendeva poco resistenti, ma importanti miglioramenti sono stati fatti negli ultimi anni, e ora, pur non arrivando alla resistenza di alcune mescole tradizionali, non sono più così fragili.

Questi lattici possono essere usati anche in caso di bel tempo. Soprattutto in Argentina, non è raro trovare portieri che li indossano sempre, sfruttando le ottime capacità di presa del lattice. È però fondamentale tenerli costantemente bagnati. Se asciutti, il lattice renderebbe meno di quanto auspicato e finirebbe per usurarsi molto più velocemente del normale.

Protezione delle dita

Dopo aver compreso le diverse tipologie di lattice e le loro specificità, possiamo considerare l'impiego di stecche protettive alle dita. Si tratta di pezzi di plastica flessibili che riducono la possibilità di subire traumi alle dita.

Per capire se prendere un paio che le monta, conviene prima rispondere a queste domande.

  • posso accettare meno mobilità in cambio di protezione?
  • voglio proteggere anche il pollice?
  • posso e voglio modificare il livello di protezione?

La massima libertà di movimento possono darla solo i guanti normali. Pur essendoci guanti con stecche più morbide e flessibili, un minimo di resistenza ci sarà sempre. Perciò evitali se non vuoi limitazioni, che siano in fase di presa o di rilancio.

Se qualche dito fosse dolorante o soggetto spesso a traumi distorsivi, una delle cause che può portarci a pensare a un paio di guanti steccati, una soluzione alternativa e rapida può essere quella di proteggersi e cautelarsi con del nastro adesivo specifico per pelle.

Se invece decidi che le dita debbano essere adeguatamente preservate (per motivi di lavoro, semplice premura o altro), una paio di guanti steccati, diventa la scelta migliore. Si perderà qualcosa in sensibilità e libertà di movimento, ma il rischio di traumi alle falangi si ridurrà considerevolmente. E ne guadagnerà la tua sicurezza di intervenire sul pallone.

Ma quanti modelli di guanti steccati esistono? Tanti, e con flessibilità diversa da una tecnologia all'altra. I più diffusi sono quelli con le stecche su tutte le dita, ad esclusione pollice.

Ci sono anche quelli con la protezione sul pollice, ma tanti portieri preferiscono estrarla quando possibile e lasciare libero l'unico dito opponibile. Questa scelta è dovuta all'importanza del pollice in fase di bloccaggio. Indossare una stecca su quel dito, riduce più delle altre dita la possibilità di movimento.

Non possono mancare i modelli con la possibilità di estrarre le stecche. Questi ultimi modelli, spesso i più costosi, consentono di modulare liberamente il grado di protezione, lasciando le stecche solo sulle dita infortunate o più soggette a traumi.

Sintetizzando, se non vuoi farti male alle dita, qualunque sia la motivazione, meglio prendere un paio steccato. La perdità di sensibilità c'è, ma nulla che possa impedire di giocare con ottimi risultati.

Tecnica di caduta

Tutti possiamo bloccare il pallone, ma solo con molto allenamento riusciamo a fare i movimenti giusti in fase di presa. E' normale commettere errori quando si cerca di parare. Capita che il condizionamento psicologico del rischio (inevitabile) di graffiare i guanti, porti a commettere azioni sbagliate, che non solo non servono a nulla, ma che rischiano di precludere un intervento efficace.

Saper cadere correttamente ha importanti implicazioni sull'usura dei guanti. Sì, perché il palmo si consuma quasi esclusivamente nel momento in cui sfrega sul terreno.

Facciamo l'esempio di due portieri che indossano gli stessi guanti e si allenano sullo stesso campo. Uno cade sul terreno con l'avambraccio e il fianco del guanto, l'altro appoggiando la mano per terra e ricandendo con il peso sul polso. Il primo avrà guanti in migliori condizioni, perché il lattice non avrà quasi avuto nessun contatto con il suolo, mentre per il secondo, lo sfregamento e il peso, avranno sollecitato oltremisura la resistenza della mescola del palmo.

Una tecnica migliore aiuta i guanti a durare più a lungo. E la corretta manutenzione aiuterà ancora di più. Un guanto sporco e secco, si consumerà e rovinerà facilmente.

Tipologia del palmo

Dopo aver capito che oltre al campo, è la nostra tecnica a influire sulla durata dei guanti, possiamo vedere le differenze nella costruzione del palmo. Esistono diversi modi in cui viene cucito e ognuno di questi può cambiare la posizione e la sensibilità della mano all'interno del guanto.

In questo elenco ci sono le diverse lavorazioni del palmo:

  • cucitura esterna (piatta o classica)
  • cucitura negativa
  • ibrida
In Italia, i modelli con cuciture esterne sono stati quelli più diffusi sino a pochissimo tempo fa. Sono definiti anche piatti, perché le dita appoggiano su una piastra di lattice mai curva.
La superficie di impatto con il pallone si adatta alle dita, che vestono comode per la struttura larga, rivestita sul lati in tessuto, altro lattice o materiali leggeri.
La cucitura negativa è in grande fase di diffusione anche in Italia, merito soprattutto di Adidas, che l'ha sempre utilizzata sui suoi modelli professionali.
Rispetto a quella esterna, avvolge le dita e trasmette maggior sensibilità in fase di presa. Può cambiare leggermente a seconda del modello, divenendo più o meno stretta.
Il rollfinger è principalmente diffuso in Inghilterra, ma è sempre più raro vederlo in giro.
Il guanto è cucito in modo che le dita vengano totalmente avvolte dal lattice. Si ottiene una mano più cicciotta, con tanta area di grip che può entrare in contatto con il pallone. Anche la flessibilità cambia, lavorando solo il lattice, senza altri materiali ai lati.
A prendere il suo posto sono i modelli ibridi, costruiti con almeno due tagli diversi. Hanno preso quanto di buono è presente nel rollfinger, lavorandolo meglio e rendendolo più flessibile e adatto ai movimenti della mano in fase di contatto con il pallone.
Con tecnologie sempre migliori, sono state migliorate le cuciture e la costruzione dei guanti, ora maggiormente differenziati nelle forme e in grado di adattarsi meglio alla mano. Un giusto impiego delle sagomature è stato proprio incentivato dalle capacità acquisite dai macchinari e dagli assemblatori.

Misura

Il taglio del guanto va considerato anche in riferimento alla misura. Ognuno di noi ha la propria misura abituale. Se non la conosci o hai dei dubbi, puoi usare la nostra guida per misurare la mano. Non è infallibile, ma è in grado di darti un'idea su quale sia.

Può anche capitare che alcuni modelli siano più grandi o più stretti rispetto a versioni precedenti o altri modelli della stessa collezione.

Quando questo accade, noi lo segnaliamo nella descrizione dettagliata del prodotto (basta scorrere un poco la scheda prodotto per trovarla).

Può accadere per tanti motivi, ad esempio perché il taglio comprime particolarmente una parte della mano, perché il polsino è più stretto del normale, oppure a causa di stecche che stringono le dita.

Fare attenzione a questo aspetto è fondamentale. Vero è che mezza misura in più non è mai un problema, a meno che tu non sia fanatico della calzata perfetta (con il rischio che sia così perfetta, che le cuciture saltano a causa dello stress che subiscono...).

Prezzo

Ora non resta che da affrontare il prezzo. Quel limite che può fare la differenza tra il guanto dei sogni e la dura realtà. Ma siamo sicuri che questa realtà sia davvero così brutta?

Diciamocelo francamente... noi vendiamo guanti da 20 sino a 180 euro, eppure cerchiamo sempre di consigliare il modello giusto, non necessariamente quello più caro.

E' vero che la qualità va pagata, ma ogni necessità specifica ha il suo prezzo ideale. Chi vuole il massimo in tutto, non avrà problemi a spendere tanto, ma chi desidera un guanto che lo accompagni per qualche mese, non troppo costoso, ma non per questo scadente, troverà sicuramente quello che cerca se avrà letto bene questa guida.

Noi non consiglieremo mai un paio di guanti da 100 euro se non è strettamente necessario e adeguatamente motivato.

Se sei un appassionato e hai piacere ad avere un prodotto di alta qualità, in tal caso entrano in gioco altri fattori che vanno oltre il mero uso, la passione e la soddisfazione di un piacere.

Non considerare il prezzo come il principale fattore di qualità di un paio di guanti da portiere. Ci sono ottimi modelli a prezzi ragionevoli. Un guanto da 50 euro può lavorare molto meglio di uno da 100. Tutto dipende da come lo usi, dove giochi e come lo mantieni.

Si può spendere il giusto ed essere pienamente soddisfatti, piuttosto che pagare tanto e poi lamentarsi di aver sbagliato l'acquisto, criticando dei guanti non perché siano oggettivamente non all'altezza, ma perché non adatti alle proprie necessità.

Con questo ultimo passaggio, direi che abbiamo concluso. Se ti è piaciuta questa guida, sei pronto a valutare il tuo prossimo paio di guanti con maggior consapevolezza.

Se devi comprare anche pantaloni e/o maglie, ti invito anche a leggere la guida specifica sull'abbigliamento da portiere. Potrai trovare altre spiegazioni e validi consigli per completare la tua attrezzatura.