Questo articolo è rivolto a chi si ritrova a giocare in porta saltuariamente. Sappiamo bene quanto sia raro trovare il mitologico portiere fisso, spesso invocato e citato in video e articoli ironici. Capita spesso che si arrivi al campo e si scopra che i propositi di fare dieci gol, fornire assist di tacco o lacerare le caviglie degli avversari, svaniscano d'incanto per fare spazio a quello che non non avresti mai pensato: evitare di prendere gol.
Perché il portiere non c'è
Quali sono i motivi che portano più spesso a questa situazione? Il portiere è un essere umano come tutti e può avere qualche impedimento che non gli consenta di giocare. Può essere il classico bidone senza motivo (che al portiere si perdona più facilmente, perché guai a perderlo...) Può capitare un infortunio che si protrae e costringe a saltare l'appuntamento. Ci sono altre ragioni più che valide e che cambiano a seconda dell'età. Lo studio, un lavoro non concluso o un cambio di turno, servizi per i figli, o una compagna di relazione che ha deciso che tu non debba giocare per oscuri motivi. C'è un'altra condizione che può portare qualcuno in porta, anche in presenza di un portiere fisso: la partita che va a 'buone donne'. In tali situazioni, se il portiere si sta annoiando, può chiedere o pretendere di cambiare ruolo con qualcuno. Solitamente, qualche compagno altrettanto scazzato, gli dà il cambio, ma potrebbe capitare che non ci sia nessuno ben disposto a cedere il posto. L'ultima che prende ancora in considerazione il portiere, è che si faccia male e non riesca a stare in porta, neanche giocando da fermo.
Tocca a te stare in porta
Sei il prescelto. Gli altri pensano debba essere tu il portiere, magari con scuse del tipo: "Dai, te la cavi in porta, hai le movenze, io ho il gomito che fa contatto con il piede, sono cieco, non posso sporcarmi le mani" etc. Credo sia il caso di leggere questi consigli che potrebbero esserti molto utili. Non diventerai un campione, ma eviterai di fare brutte figure. O addirittura innamorarti di questo ruolo e decidere di farlo un po' più seriamente.
1. Non prenderti sul serio. Che tu vada in porta per caso o ci giochi abitualmente, non sei un professionista. Gli errori fanno parte del gioco, anche se possono costare il gol. Ci sono i difensori che sbagliano il tempo di un contrasto, i centrocampisti che passano male e non coprono e attaccanti che si divorano facili occasioni. Siamo pari tra pari (o pali...).
2. Non subire passivamente le critiche. Non farti sopraffare dagli sfottò o dai rimbrotti degli altri. Non sei pagato per parare. Divertiti. Usali come stimolo per migliorarti. E se proprio non resisti, cambia gruppo. Non ti meritano.
3. Non smettere (quasi) mai di parlare. Comunica con i compagni. Dirigili. Fagli sentire la tua presenza. Ogni parola è un tassello per non prendere gol. E se qualcuno dovesse non seguire le tue parole, avrai un buon motivo per riprenderlo e spiegargli perché avete subito una rete.
4. Partecipa al gioco. Stare in porta non vuol dire mettere tenda vicino alla linea. Vi è mai capitato di vedere un portiere vero che attende gli avversari appoggiato sul palo o fermo con i piedi sulla linea? State alti, assistete i compagni in fase di possesso, mostratevi sempre pronti a ricevere il pallone e pretendetelo quando sono in difficoltà. Fate sentire la vostra presenza.
5. Coordinati con i compagni. Se hai difficoltà in qualcosa, che siano le uscite alte, i passaggi con i piedi, la comunicazione fisica e verbale o altro ancora, parlane con loro. Li agevolerai il lavoro e ne trarrete tutti vantaggio. Ad esempio, uno è forte di testa e tu sei debole in uscita sui cross? Lui saprà che dovrà andare sui quei palloni e tu potrai restare concentrato sul coprire la porta.
6. Non uscire se ti urlano "ESCIIIIIIII". Non ci siamo capiti. Nessuno deve dirti cosa fare e tu sai meglio di chiunque altro come pensi di affrontare un avversario. Pensi di poterlo anticipare? Vai sul pallone. Credi che sia giusto andare sul pallone appena arriva in area? Attendi. Sei certo di poter coprire lo specchio senza fare inutili corse a vuoto? Aspetta quanto vuoi. Sei tu che decidi. Non gli altri.
7. Copri lo specchio della porta. Chi gioca a calcio a 5, 6, 7, 8, 11 o 42, sa bene che le dimensioni delle porte non sono sempre le stesse, anche se fortunatamente si stanno uniformando (difficile trovare una porta di calcio a 5 che non sia di 3x2 metri). Qualche anno fa era facile imbattersi in campi da calcetto con porte alte 100 metri o campi di calcio a 7 strettissimi e con porte di cinque metri. Saperle coprire era impresa da esperti. L'unico consiglio sempre applicabile è quello di immaginare il proprio corpo con le braccia allargate che si frappone tra il pallone e la porta. Il pallone è il punto da cui parte un cono immaginario sino ai pali della porta. Tu devi piazzarti nel punto in cui lo spazio tra pallone e porta è minimo. In questo modo lascerai poco spazio all'avversario che finirà, se tutto va come immaginato, per tirartela addosso o fuori.
8. Usa le mani. Sembra assurdo, ma chi non è abituato a stare in porta, ha paura di farsi male. Si para solo con i piedi, e le mani vengono usate solo per coprirsi dai tiri più potenti. Questo atteggiamento è deleterio per te e per gli altri. Subire il tiro ti espone più facilmente a traumi distorsivi ai polsi e le caviglie. Meglio opporsi con decisione. Il pallone NON fa male, altrimenti non lo prenderesti a calci.
9. Affronta gli uno contro uno. C'è sempre tempo per riprendere gli altri. Non sentirti già sconfitto. Uscire vincitore da questo tipo di scontro è altamente appagante. Valuta chi arriva e chi ha il pallone. Decidi rapidamente come agire, perché le opzioni sono limitate: passaggio, dribbling o tiro. Non hai niente da perdere. E molto da guadagnare.
10. Non finire con il sedere a terra. E' una delle prime cose che insegnano in una scuola calcio. Non farti tirare indietro dal tuo baricentro. Restare in piedi il più possibile è fondamentale per la buona riuscita di un intervento. Culo a terra? Gol.
11. Non battere le rimesse laterali. Oh, sei il portiere. A meno di fare lanci disperati in pieno recupero, il tuo compito è di stare nella tua area di gioco. Sono gli altri a dover battere. Non tu.
12. Metti sempre la barriera. Va bene essere sicuri dei propri mezzi, ma perché esporsi alla cannonata del fuoriclasse (tizio incapace, ma con un cannone al posto del piede) di turno? Due compagni in barriera e tu pronto, di fianco a loro, o poco più dietro (nel calcio a 5), a intervenire. Nei campi più grandi, la barriera non è solo un'esigenza, ma un obbligo.
13. Fai mettere qualcuno in copertura sui calci d'angolo. Vuoi fare la figura del fesso dopo aver preso gol su angolo? Metti uno sul palo o poco più avanti. Se poi dovessi prendere gol, la responsabilità non sarà tua :)
14. Non fare il pagliaccio. Sei il portiere. Il baluardo della tua squadra. Se non ti va di stare in porta, non starci. E' meglio per tutti.
15. Divertiti. Fare il portiere è bellissimo. Grandi responsabilità e grandi meriti. Sentire le imprecazioni e i complimenti degli avversari è il modo migliore per uscire contento alla fine della partita. E aver voglia di tornare subito in campo.